Notizie informatiche

Sebbene Twitter non abbia ancora detto addio al limite dei 140 caratteri, siamo sulla buona strada. Stando a un'indiscrezione del sito The Verge, dal 19 settembre il social dei cinguettii cambierà, e lo farà ampliando lo spazio a disposizione degli utenti. Nei tweet non verranno più conteggiati foto, video, Gif, sondaggi o altri contenuti multimediali allegati.

Ma non sarà l'unica novità. Dal 19 settembre in poi, anche gli utenti che risponderanno a un altro tweet non dovranno più preoccuparsi di rientrare nel limite dei 140 caratteri: dal conteggio, infatti, verranno esclusi anche quelli "occupati" dal nome della persona retwittata.

L'idea circolava già da maggio, quando l'amministratore delegato Jack Dorsey aveva dichiarato: "La brevità, la velocità e la possibilità di dialogare in tempo reale sono per noi prioritari".

Le lingue sono un problema, specie per i poveri giapponesi che per arrivare a cavarsela in una lingua occidentale devono fare una fatica bestia. La Panasonic ha pensato anche a questo, annunciando che a partire da dicembre presenterà un megafono capace di tradurre automaticamente dal giapponese all’inglese, cinese e coreano. Ultimo sforzo per aiutare nell'accoglienza di un numero di visitatori straniero in Giappone sempre maggiore.

L’azienda ha immaginato un utilizzo in luoghi di afflusso come stazioni, aeroporti e destinazioni turistiche, dove servono annunci veloci e precisi. È pensato per società, con l’obiettivo di raggiungere i 10 mila contratti nel 2018. Il megafono ha 300 frasi precaricate in giapponese che sono usate normalmente per dare informazioni: del tipo 'il treno è in ritardo' o 'attenzione al gradino', l’immortale mind the gap londinese.

La Panasonic assicura che non influirà negativamente il rumore intorno e i fruitori potranno aggiungere nuove frasi e ricevere aggiornamenti connettendosi a internet. Il costo di partenza sarà, dal 20 dicembre, intorno ai 180 dollari al mese per un contratto sulla base di tre anni, con assistenza e aggiornamenti assicurati. Per ora non prevede la vendita del solo apparecchio.
Insomma, se vi capita di andare in Giappone siete avvisati, e chissà se qualcuno ha già aggiunto un bel ‘ti amo’ alle frasi previste.

I giochi, si sa, sono una parte sempre più decisiva dell’interazione fra utente e social network. Facebook vuole farci giocare in ogni luogo e oggi introduce una nuova iniziativa, Facebook Instant Games che dovrebbe rispondere a questa volontà. È una piattaforma di gaming HTML5 che permette di giocare su Messenger e nel news feed, senza necessità di scaricare niente. Inoltre funzionerà in ogni ambiente, sia web che mobile.

Il lancio di oggi è una beta chiusa e riguarda un totale di 17 giochi, tra cui Pac-Man, Galaga, Space Invaders. Secondo il direttore delle partership globali di Facebook, Leo Olebe, “stiamo cercando un mix di giochi classici e nuovi titoli. Stiamo cercando di scoprire man mano cosa funzione sulla piattaforma”.

Ci saranno vari modi per accedere, Messenger avrà un’icona di controllo sul menù principale che propone dei titoli da poter giocare, mentre l’applicazione ufficiale Facebook includerà un segnalibro dedicato in modo da ritrovare i giochi già giocati. Detto questo, FarmVille dimostra come un veicolo decisivo per conoscere nuovi giochi siano i nostri amici. I giocatori potranno condividere punteggi significativi attraverso il feed e avviarlo immediatamente per provare il gioco in questione in prima persona. La viralità sarà decisiva, quindi.

Netflix ha deciso poco più di un anno fa di introdurre la possibilità di sottoscrivere un abbonamento direttamente dalla sua applicazione mobile per iOS. Il risultato arriva ora, ed è un successo di enormi proporzioni, visto che l’app Netflix ha contribuito a guadagnare più abbonati alla causa del colosso dello streaming, diventando la prima per incassi dell’App Store. Già nel nomvebre 2015 era entrata per la prima volta nella top 10, al nono posto, mentre oggi ha raggiunto un traguardo ben più significativo, quella di applicazione che ha incassato di più nell’app store americano.

La situazione è stata segnalata da Sensor Tower, che monitora il comportamento delle applicazioni e segnala come in un anno Netflix abbia visto crescere gli introiti da meno di 50 mila dollari settimanali a quasi 3 milioni di dollari. A proposito di piazzamenti, già nel corso dei mesi scorsi alcune volte era arrivato a pochi passi, rientrando poi ranghi senza aver assaporato il primato.

La seconda giornata dell’evento Cloud Next ’17 di Google, in scena a San Francisco, non è stata avara di annunci e novità. Oltre allo split di Hangouts nelle nuove applicazioni Meet e Chat rivolte principalmente ai professionisti (rispettivamente per videoconferenze e messaggistica istantanea), il gruppo di Mountain View ha svelato l’arrivo del supporto ufficiale agli add-on per la casella di posta elettronica Gmail, che renderà il servizio ancora più versatile e personalizzabile.

Fino ad oggi, le componenti aggiuntive dedicate a Gmail potevano essere installate solamente scaricando un’estensione per il browser, ma bigG ha intenzione di cambiare questa dinamica, anche per garantire un più elevato livello di sicurezza. L’iniziativa andrà a interessare sia la versione della piattaforma accessibile da computer desktop (e laptop) che da dispositivi mobile, tramite l’applicazione ufficiale per smartphone e tablet con sistema operativo Android e iOS. Gli add-on potranno essere distribuiti attraverso il G Suite Marketplace.

Al momento non sono state annunciate le tempistiche per il rilascio, ma Google ha dichiarato che alcune aziende sono già al lavoro per realizzarne di proprie: tra queste figurano nomi come Intuit, Salesforce e ProsperWorks. Di seguito un esempio del funzionamento, che mostra come sarà possibile compilare e inviare una fattura senza lasciare l’interfaccia del client.

Amazon ha annunciato lo sbarco di Amazon Pay in Italia. Viene così offerta la possibilità di pagare prodotti e servizi sui siti web dei venditori aderenti utilizzando le informazioni del proprio account Amazon. Al momento della finalizzazione dell’acquisto, tutti i possessori di un account Amazon possono semplicemente inserire username e password e la transazione verrà completata, in sicurezza, utilizzando le informazioni di pagamento e spedizione collegate automaticamente all’account del cliente.

Ne è passato di tempo da quando Google lanciò l'app Goggles, per il riconoscimento automatico delle immagini. Adesso il servizio Google Immagini, se utilizzato da un dispositivo mobile, è capace di rilevare automaticamente gli oggetti raffigurati in una foto e di indicarne prezzo e sito di e-commerce per l'eventuale acquisto.

Per qualche misteriosa ragione Samsung sta distribuendo una versione del Galaxy S8 brandizzata Pirati dei Caraibi. Non aspettatevi alcuna differenza nelle specifiche tecniche rispetto alla versione tradizionale, se non uno sciccosissimo cofanetto, alcuni wallpaper pirateschi e una custodia. Non è facile neanche comprarlo, se ci tenete provate a orientarvi nel sito che lo vende, JD.com, solo nella versione con 4GB di RAM e 64 di spazio d’archiviazione, al prezzo di 850 euro cerca.

Insomma, costa tanto, è uguale agli altri, ma ha qualche gadget per gli irriducibili di Jack Sparrow. In fondo, in un mondo della telefonia mobile omologato e tutto uguale, la differenza la può fare anche la confezione.

Il marchio di culto OnePlus è molto attento alle strategie di marketing, come dimostra da anni. Questo non toglie che la qualità dei suoi prodotti, e il rapporto con un prezzo molto concorrenziale, l’hanno reso un piccolo caso, un marchio di culto che dalla Cina ha conquistato molti giovani al passo con le novità tecnologiche. Motivo per il quale a Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam, Copenhagen, Helsinki, ma soprattutto a New York, il 20 giugno alle ore 18 ci sarà un lancio con degli eventi pop-up del OnePlus 5, con la possibilità per gli appassionati di toccarlo e provarlo brevemente. Trovate i dettagli sul sito ufficiale del marchio asiatico.

Non vi stupirà più di tanto vedere l’assenza di eventi in Italia, anche se dal sito ufficiale sarà possibile seguire la diretta streaming della presentazione ufficiale del nuovo top di gamma. Poco si sa, per ora, di quali caratteristiche tecniche presenterà; in questo caso i servizi di controspionaggio di OnePlus sono stati efficienti. Certo stupirebbe non trovare una doppia fotocamera posteriore e il nuovo turbo Snapdragon 835.

TIM si prende le Olimpiadi di PyeongChang 2018 e Tokyo 2020. L’operatore italiano e Discovery Communications hanno stretto un importante accordo che renderà accessibili i Giochi Olimpici a più persone. Trattasi, nello specifico, del primo accordo nato e concepito per gli operatori di telefonia mobile di tutta Europa, grazie al quale i clienti di TIM avranno accesso privilegiato ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018 e Tokyo 2020.

Come “Official Mobile Broadcaster“, TIM avrà l’opportunità di legare in via esclusiva il suo brand a quello dei Cerchi Olimpici, offrendo ai propri clienti un’esperienza di visione unica, con un accesso esclusivo in qualsiasi momento a un canale dedicato di news e highights e a contenuti “short form”, permettendo così ai tifosi di seguire i loro eroi nazionali a casa, online e da mobile. L’accordo “pioneristico” permette a TIM di avere una brand affiliation diretta con il movimento Olimpico durante tutto il ciclo 2018-2020, a partire dai Giochi Invernali di PyeongChang 2018 del prossimo febbraio, offrendo ai propri clienti accesso in tempo reale alle ultime notizie sui protagonisti Olimpici nazionali.

Mapify ambisce a diventare il diario di viaggio di ogni globe-trotter, ma anche un territorio virtuale per lo scambio di informazioni e ispirazioni. Semplice, immediato e gratuito, come potrebbe essere un block-notes 2.0, è accessibile sia via Web che tramite app (Android e iOS).

In pratica consente di condividere foto, note di viaggio e itinerari (potenziali o già effettuati). L'impatto non è traumatico, ma via via che si addentra nel servizio si viene investiti da tutte le sue potenzialità.

Dopo la classica iscrizione via mail o profilo Facebook vengono poste delle domande per profilare i propri interessi. A quel punto Mapfy fornisce tre strumenti: uno per stimolare l'ispirazione, un altro per pianificare un viaggio e l'ultimo per condividere le foto di luoghi visitati. Senza contare degli esempi di itinerario condivisi da altre persone che hanno le nostre stesse passioni.

È molto divertente saltabeccare da una collezione fotografica all'altra - stile Instagram - e scorrere le note di viaggio altrui in alcuni casi accompagnate anche da tracce audio di Spotify e video. Dopodiché vien voglia di pianificare il proprio stabilendo partenza e arrivo, nonché i giorni a calendario. E poi? Tutto diventa un gioco di ricerca tramite il motore interno per individuare gli "spot" che ci interessano. Ogni segno di spunta li fa visualizzare poi sulla nostra cartina ed entrando nel dettaglio ecco comparire suggerimenti per i trasporti e appartamenti di Airbnb.

Da qui in poi l'approccio social consente di entrare in contatto con gli altri viaggiatori, lasciare commenti, insomma approfittare o condividere esperienze. Il risultato finale è un carosello di viaggi che un giorno potremmo trasformare in realtà.

L'unico difetto di Mapfy è di essere disponibile solo in inglese, ma l'interfaccia è talmente semplice che la localizzazione in italiano non è fondamentale.

Ma da dove arriva la piattaforma? È il frutto dell'ingegno di una startup berlinese che in meno di un anno ha raccolto circa 1 milione di dollari di investimento da fondi europei e business angel di grande calibro. Mapfy si potrebbe definire come uno dei primi "social travel network", per di più avvincente da esplorare. Come un diario di viaggio.