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Ogni tanto capita pure a me di scrivere qualcosa U.U Vecchie cose, ma è capitato XD
Atto Unico (Buio. Luce sul palco; sulla scena vi son tre figure. Una donna vestita con una tunica dal color grigio chiaro stesa per terra al centro del palcoscenico, sofferente e silenziosa. Una donna alla sua destra, immobile, triste, vestita da un manto bianco con cappuccio. Guarda davanti a sé. Un’altra donna alla sua sinistra, vestita di un manto nero e cappuccio sulla testa. Si muove girando attorno alla figura stesa per terra. Rabbia traspare dal viso)
Tò Ayatov: Anima mia, mi tradisci così?! Di cattiveria mi parli... di tradimenti mi calci (*)... Perchè me stessa sei così?!
Tò Kakòv: PAZZA PAZZA PAZZA... patetica pazza... cosa cerchi?! Cosa vuoi?! Guardati... DEBOLE! Smettila di piangere... che piangi a fare?! Guardami... sono io... sono te... non ti rendi conto di quanto stupida tu sei... di che ti stupisci se abbandonata ti senti?! Cosa ti stupisci... dovresti gioire... NIENTE LEGAMI... nulla... Patetica donna dal cuore fragile... fa male?! Fa Male?! FA MALE?! Sanguini.. non vedi che stai sanguinando... ohhhh, come è difficile vederti in questo stato... oppure no?! Cosa pretendi tu che non hai forza per combattere... dove pensi di cercare l'equilibrio, tu che non hai asse dove appoggiarti... fluttua insieme a me... che sono te... che sono te... Fluttua e versa le tue lacrime di dolore... quanto dolore, eh?! Quanto fa male?! STRAPPALO... strappa ciò che ti fa soffrire... strappa quello che ti tiene legata a questa sofferenza... cosa pensi che serva?! Un cuore?!
Tò Ayatov: Anima mia, non chiedermelo... non chiedermelo... io non voglio strapparlo...
Tò Kakòv: Perchè mi guardi così?! Disperata??? Non ti rendi conto di quanta debolezza ha il tuo viso... credevi nella tua forza e invece perivi ogni volta... e io in silenzio a guardarti... stufa di sentire i tuoi lamenti, i tuoi pianti; stufa di vederti cadere per terra ad osservare il pavimento e vedere che il tuo unico movimento era quello creato dal respiro... Non ti stupir se il deserto attorno a te, ti logora... lo hai creato tu... ricordi?! Per non soffrire... e invece?! ORA... ORA SOFFRI... come una matta... soffri e credi che io, in silenzio, stia qui a godermi lo spettacolo?! SOFFOCA... Soffoca tutto quello che provi... mai più lacrime... mai più calore... devi soffocare quell'inutile cuore che batte più forte di me...
Tò Ayatov: Anima mia, di che spettacolo parli?! Cosa vedono i tuoi occhi?! Chi sono io?! Cosa sono io?! Mi sento estranea da te... da tutti... eppur mi circondano in tanti... persone che si definiscono amiche o più che amiche... e io in mezzo a loro... e s t r a n e a . . .
Tò Kakòv: Mi fai schifo... ecco quel che sei... abominio ai miei occhi... abominio ai tuoi stessi occhi... DEBOLE... PATETICA... Priva di vita... le scelte che hai fatto a cosa ti hanno portato?! A questo! Lo vedi... LO VEDI?! Alza gli occhi, guardami... sono te... il tuo riflesso... le vedi queste cicatrici?! Vedi cosa mi hai fatto?! Io sono te... cattiva... cattiva devi diventare... basta cuore... basta compassione... la pietà non deve riguardarti... tu non devi piangere... tu devi essere crudele... bastarda... cosa non ti piace, cosa?!
Tò Ayatov: Anima mia, cosa dici, cosa dici?! Chi sto diventando? Cosa sto diventando? Ho paura di me... ho paura di te... proteggimi... proteggimi... dove sei?!
Tò Kakòv: Chi cerchi? Cosa cerchi? Nessuno ti verrà vicino... tu sei sola... puoi chiedere in tutti i modi possibili di aiutarti... ma tu non vuoi essere aiutata... ti piace soffrire... tu ami piangere... vittima infame... egoista egocentrica. Guarda... Siamo al centro dell'attenzione... smettila vigliacca... smettila... la tua paura mi innervosisce... il tuo tremare mi disgusta... tu mi disgusti... io e te... la stessa persona...MI FAI SCHIFO!!!
_____________ Note (*) La frase: Di tradimenti mi calci.. è una mia personale scelta linguistica, per meglio dare impatto alla rabbia e alla disperazione che coglie i protagonisti. Il tradimento, in questo caso, indica le parole che vengono poste dal “Male” verso il “Bene”, le quali son così forti da essere paragonate a delle percosse, come ad esempio i calci.
Lorusgra 24/01/2006
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